MILANO (MF-NW)--Il Ftse Mib archivia la seduta in rialzo dello 0,29% a 27507 punti. La decisione del consiglio direttivo Bce di lasciare i tassi invariati ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli operatori, nonostante la numero uno Christine Lagarde abbia confermato il target inflativo a 2% e non abbia indicato un orizzonte temporale per i primi tagli.

Anche gli sforzi per evitare l'escalation del conflitto in Medio Oriente hanno comportato un miglioramento del sentiment di fondo. Israele, infatti, starebbe ritardando l'invasione di terra di Gaza, mentre gli Stati Uniti starebbero preparando la difesa aerea per proteggere le truppe americane nella regione.

Sul fronte macro, le stime sul Pil statunitense del terzo trimestre si attestano a quota +4,9% su base sequenziale, a fronte di un consenso di +4,1%. Inoltre, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono aumentate di 10.000 unità a 210.000. Infine, gli ordini di beni durevoli sono saliti del 4,7% a livello mensile, battendo il consenso degli economisti che si aspettavano un aumento pari allo 0,6% m/m.

A Piazza Affari, dopo la call a presentazione dei risultati trimestrali Stm ha registrato la performance migliore tra le blue chip, culminata in una chiusura a +4,97% e 38,97 euro. Citi ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo di 67 euro sul titolo.

Denaro anche su Pirelli (+1,08%) in scia all'annuncio di una jv, a cui l'azienda parteciperà al 25%, con Pif per la costruzione di uno stabilimento per la realizzazione di pneumatici in Arabia Saudita.

Tra i bancari, Mediobanca chiude in calo dell'1,04% a 10,895 euro. Gli analisti di Jefferies sottolineano come l'istituto abbia registrato un utile netto oltre il consensus del 14% grazie al miglior margine di interesse e trading, che hanno compensato le minori commissioni. La performance migliore nel settore è stata registrata però da B.Mps (+2,6%, seguita da Unicredit (+1,47%) e da Intesa Sanpaolo (+0,59%). Quest'ultima ha annunciato la creazione di una nuova unità dedicata all'impegno sociale, dando seguito a quanto già reso noto ieri, ovvero la destinazione di 1,5 mld di euro a progetti di utilità sociale entro il 2027.

I cali più significativi nel paniere principale sono stati registrati da Campari (-6,78% a 10,31 euro) e Saipem (-5,32% a 1,3355 euro). La prima ha registrato nel corso dei primi 9 mesi del 2023 un utile lordo in calo del'1,7% su base annua di 445,2 mln euro, anche a causa di alcuni eventi straordinari come il clima avverso in mercati strategici come l'Italia e al contributo sfavorevole dell'effetto cambi, che ha pesato per circa 30 mln sull'Ebit. Gli analisti di Jefferies confermano il rating hold e sottolineano come il trimestre si sia rivelato "più lento" delle attese a livello di vendite e Ebit adjusted.

Infine, Saipem ha registrato numeri leggermente inferiori al consensus, soprattutto a livello di Ebitda (circa il 3% sotto le stime degli analisti di Equita Sim, risultato che gli esperti riconducono ad un utilizzo della flotta inferiore alle ipotesi nella divisione drilling offshore).

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October 26, 2023 11:49 ET (15:49 GMT)

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