Enel e ArcelorMittal hanno avviato le procedure per la cessione
delle rispettive partecipazioni nel progetto piu' volte rinviato di
ampliamento della centrale nucleare rumena di Cernavoda.
Lo riferisce l'agenzia di stampa Mediafax sottolineando che
l'uscita dell'utility italiana e della multinazionale siderurgica
lussemburghese lascera' l'azienda energetica statale
Nuclearelectrica unico azionista del progetto.
Proprio Nuclearelectrica ha ribadito l'intenzione di procedere
con il progetto denominato EnergoNuclear e a tal fine ha avviato
trattative con terze parti per individuare un nuovo azionista di
maggioranza.
Enel e ArcelorMittal detengono rispettivamente il 9,15% e il
6,2% di EnergoNuclear. Nuclearelectrica e' obbligata per legge a
rilevare le due partecipazione, ad un prezzo pari ad almeno l'80%
del valore di libro, entro 30 giorni dalla notifica di cessione
delle quote.
Gia' altri quattro grandi investitori hanno abbandonato il
progetto da 6 miliardi di euro per la realizzazione di due nuovi
reattori di Cernavoda motivando la decisione con le incertezze
economiche e di mercato.
Lo Stato rumeno ha deciso di tagliare a circa il 40% la propria
partecipazione nel progetto e di cercare nuovi investitori, in
particolare in Cina.
Attualmente la centrale di Cernavoda funziona con due reattori
da 700 megawatt e fornisce il 18% circa del fabbisogno di
elettricita' della Romania. I due nuovi reattori, che inizialmente
dovevano entrare in servizio nel 2010, e' previsto raddoppino la
capacita' dell'impianto nucleare rumeno. red/est/mur
rosario.murgida@mfdowjones.it