Il panorama delle challenger bank italiane registrerà da gennaio una novità con il lancio della nuova Igea Digital Bank, la seconda licenza bancaria del gruppo di Banca del Fucino, storicamente tra i primi istituti di credito specializzati nel lending alle piccole e medie imprese e ai professionisti attraverso una piattaforma digitale proprietaria. Una trasformazione perseguita dal nuovo management di Banca del Fucino dopo aver completato nel luglio del 2020 l'integrazione con Banca Igea.

Il gruppo bancario guidato dall'amministratore delegato Francesco Maiolini, scrive Milano Finanza, in due anni ha effettuato un turnaround della banca una volta controllata dalla famiglia Torlonia. La capogruppo Banca del Fucino ha rafforzato il capitale sociale arrivato a circa 200 milioni di euro con nuovi azionisti (in totale sono diventati oltre mille), coinvolgendo nel progetto di valorizzazione con quote tra il 2% e il 9,4% aziende e imprenditori come Txt E-Solutions, Upz Investment (famiglia Petricca), Angelini Investments, Toto Holding, Vulcano (Santo Versace), Bricofer, Finvacchi (Bernardo Vacchi) e soci istituzionali come Enpaia e Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Ha raddoppiato gli impieghi e la raccolta diretta toccando alla fine del 2021 un prodotto bancario complessivo di circa 5 miliardi di euro, in crescita su tutte le dimensioni nel 2022. L'unico brand bancario storico con sede a Roma è presente a Milano, Padova, Verona (e a breve lo sarà a Bologna) e nei servizi finanziari con un mix tra canali fisici e digitali (già oggi il 75% delle transazioni sono effettuate tramite l'home banking). Sta valorizzando asset nel settore delle rinnovabili, dove attraverso la controllata Fucino Green detiene la leadership nello sviluppo di progetti fotovoltaici ed eolici, e ha avviato un processo di trasformazione e valorizzazione della seconda licenza bancaria affidando la guida strategica dell'iniziativa a un nuovo consiglio di amministrazione presieduto da Isidoro Lucciola. Sono ormai numerose le banche digitali attive in Italia con modelli di business anche molto differenti tra loro. L'Area Studi di Mediobanca classifica come challenger bank Igea Digital Bank accanto a realtà digitali promosse da grandi banche, come Isibank (Intesa Sanpaolo), Buddy Bank (Unicredit), Dots (Bper) o Webank (Banco Bpm) e a nuove iniziative imprenditoriali come Illimity, Banca Progetto o Aidexa. «La nostra banca è stata storicamente una delle prime a offrire soluzioni di finanziamento digitali a piccole e medie imprese, microimprese e professionisti attraverso una rete di aggregatori che promuovono l'offerta bancaria ai potenziali clienti e curano per loro l'onboarding nella piattaforma digitale proprietaria», sostiene Lucciola. «Gli impieghi sono a oggi pari a circa 190 milioni di euro, di cui il 90% a medio termine quasi interamente garantito dal Mediocredito Centrale e da altre garanzie accessorie».

Il tema strategico era come valorizzare al meglio la seconda licenza bancaria del gruppo, in sinergia con il processo di innovazione e digitalizzazione di Banca del Fucino. «Abbiamo immaginato una banca più innovativa ed efficiente nel Corporate Instant Lending e di diventare il leader in Italia nel Banking-as-a-Service (il cosiddetto Baas, si veda box in pagina, ndr), pensando alla banca non soltanto come a un operatore ma anche come a un'infrastruttura di rete, in partnership con altri operatori finanziari e aziende», precisa ancora Lucciola. A questo scopo lo scorso giugno è stato elaborato un nuovo piano industriale predisposto con l'assistenza di Bain & Co. e del Politecnico di Milano. «Ci proponiamo come una nuova banca fintech, un ibrido che unisca culture, competenze e offerta tipiche di una banca digitale e di una fintech. Abbiamo cominciato a creare l'infrastruttura con un nuovo modello organizzativo e un change management, che sarà operativo dal prossimo gennaio. Stiamo anche valutando un rebranding», afferma il presidente della società. Oggi la banca impiega circa 40 persone oltre alle funzioni date in outsourcing alla capogruppo. Il nuovo direttore generale è Andrea Bacioccola, dal 2020 direttore della Global Payments Service Line di Sia dopo una carriera internazionale in Apple Pay, MasterCard, Accenture, Nokia. Proprio Apple Pay Worldwide lo ha premiato con il suo Global Vision Award. Sotto di lui una squadra di tecnologici ma con nessuna significativa esperienza in banca. Il collegamento con l'attività bancaria tradizionale è delegato al nuovo vicedirettore generale vicario Carlo Cavallero, in precedenza responsabile dei crediti e della finanza strutturata in Banca del Fucino. «Abbiamo avviato la costruzione del nuovo modello di business sia nel corporate banking che nel Banking-as-a-Service. L'elemento di raccordo è l'utilizzo spinto della tecnologia unito a una solida e prudente attenzione ai rischi creditizi e operativi garantita dall'attuale struttura del gruppo bancario», precisa Lucciola, «e la nostra nuova architettura di Information Technology, già definita e su cui investiremo a partire dal prossimo mese, farà evolvere la piattaforma di e-lending proprietaria riscrivendo alcuni moduli-chiave e trasformandola in una banking platform dove possono essere integrati moduli sviluppati da altri operatori su base white label». Anche nel corporate banking la nuova Igea vuole differenziarsi: «Stiamo attivando partnership e sistemi di scoring e valutazione che ci consentiranno di anticipare i bisogni dei clienti, formulando offerte mirate e composte da un numero limitato di prodotti standard a target di clientela preselezionata, per un più efficiente utilizzo del capitale e per ridurre i costi operativi», segnala sempre il presidente di Banca del Fucino. «I clienti con maggiori esigenze potranno essere sinergicamente gestiti dalla capogruppo, siamo consapevoli che il costo della provvista non ci consentirà di basare la competitività sugli spread».

Insomma, una start up stagionata? «No», conclude Lucciola. «Ne abbiamo tutti gli ingredienti, dalla nuova organizzazione ai giovani talenti fino alle competenze di Information Technology, ma la base di partenza rappresentata da Igea Digital Bank non la rende certamente una start up. Ma i sentieri si costruiscono viaggiando e vedremo dove arriveremo».

alu

fine

MF-DJ NEWS

1910:00 dic 2022

 

(END) Dow Jones Newswires

December 19, 2022 04:01 ET (09:01 GMT)

Copyright (c) 2022 MF-Dow Jones News Srl.
TXT E Solutions (BIT:TXT)
Historical Stock Chart
From Apr 2024 to May 2024 Click Here for more TXT E Solutions Charts.
TXT E Solutions (BIT:TXT)
Historical Stock Chart
From May 2023 to May 2024 Click Here for more TXT E Solutions Charts.