Chiusura in calo per Piazza Affari in una clima negativo in tutta Europa con il Ftse Mib che a fine giornata ha ceduto l'1,55%.

Male soprattutto il comparto bancario, finito sotto pressione a livello europeo di riflesso alla forte discesa della californiana Svb Financial, che ha annunciato una forte perdita e un aumento di capitale da 2 mld. Il rosso della banca è legato alle perdite sul portafoglio bond dettate dalla vendita di titoli per 21 mld.

Sul fronte macro da segnalare che l'indice dei prezzi al consumo

definitivo tedesco è cresciuto dello 0,8% a livello mensile e dell'8,7%

su base annuale a febbraio. I dati sono in linea alla lettura preliminare

e al consenso degli economisti. Inoltre l'indice dei prezzi al consumo

armonizzato è salito dell'1% a livello congiunturale e del 9,3% su base

tendenziale, anche in questo caso in linea alla lettura flash e al

consenso.

Infine, l'economia degli Stati Uniti ha creato 311.000 posti di

lavoro nei settori non agricoli a febbraio, battendo il consenso degli

economisti che si aspettavano un aumento di 200.000 unitá. I posti di

lavoro creati dal settore privato sono invece risultati pari a 265.000 unitá. Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro Usa, aggiungendo che, sempre a febbraio, il tasso di disoccupazione si è attestato al 3,6%, leggermente superiore al consenso di 3,5%. Il dato sui non farm payroll di gennaio è stato rivisto a +504.000 unitá e quello di dicembre rivistato a 239.000 unitá.

A Milano pesanti appunto i finanziari: Banco Bpm -2,97%, Bper -4,47%, Mediobanca -2,79%, Unicredit -3,12%, Intesa Sanpaolo -1,96%.

In salita invece Leonardo Spa (+2,85%) in scia ai positivi giudizi degli analisti all'indomani dei risultati. I numeri si sono rivelati in linea alle attese, ma la raccolta ordini e il free cash flow si sono rivelati migliori del previsto.

Bene pure Italgas (+1,65%) grazie a risultati oltre le stime del mercato e B.Unicem (+2,99%). La società in una nota ha respinto "le recenti accuse contro la sua reputazione. Siamo al corrente di una campagna denigratoria, intrapresa da inizio febbraio nei confronti di Buzzi Unicem che mira a incrinare la reputazione della societá. La diffusione dei contenuti si è verificata attraverso post sui social network e messaggi diretti. I contenuti diffusi dalle organizzazioni affermano che Buzzi Unicem, societá corrente in Italia, è in qualche modo coinvolta nelle attivitá svolte dalla controllata SLK Cement, societá corrente in Russia, tendenti a sostenere la guerra di aggressione contro l'Ucraina".

Buzzi Unicem ha giá chiarito nel suo comunicato del 12 maggio la

decisione di cessare con effetto immediato qualsiasi coinvolgimento

operativo nell'attivitá svolta dalla controllata SLK Cement in Russia e

sospendere tutte le iniziative strategiche e gli investimenti nel Paese.

"Ciò significa nessun coinvolgimento del nostro management nel processo

decisionale riferito a iniziative di carattere locale e azioni

commerciali", aggiunge l'azienda.

Vendite infine su Prysmian (-4,28%), Cnh I. (-3,9%) e Amplifon (-3,22%).

fus

 

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March 10, 2023 11:44 ET (16:44 GMT)

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