Third Point (NYSE: TPRE; LSE: TPOU), asset manager newyorkese
con un capitale gestito di 18 miliardi di dollari USA, ha oggi
pubblicato una presentazione di 34 pagine per delineare le azioni
concrete che aiuterebbero Nestlé (VTX: NESN) a meglio posizionarsi
per il futuro. Il settore dei prodotti di largo consumo si evolve a
un ritmo senza precedenti e Third Point esorta Nestlé ad adottare
il cambiamento e ad assorbire nella propria cultura una mentalità
basata sul concetto #NestléNOW, evitando così di accumulare un
ritardo irrimediabile.
La presentazione di Third Point è disponibile sul sito
www.nestlenow.com, mentre viene riportata qui di seguito la lettera
della società indirizzata all'amministratore delegato di Nestlé Dr.
Mark Schneider, al presidente Paul Bulcke e al Consiglio di
amministrazione.
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Egr. Dr. Schneider, Sig. Bulcke e Consiglio di amministrazione
di Nestlé,
l'anno scorso Third Point ha annunciato un investimento del
valore di oltre 3 miliardi di dollari USA in Nestlé (la "Società")
e alcune misure volte a garantire il valore a lungo termine per le
parti interessate grazie al miglioramento della profittabilità e
dell'efficacia di capitale e portafoglio, dopo lunghi anni di
performance finanziarie poco brillanti. Lo scorso anno le vendite
organiche si sono contratte e, nel contempo, Nestlé continua a
perdere quote di mercato in aree principali, con underpeformance
dei suoi titoli. Nonostante alcune misure in linea con i nostri
suggerimenti adottate dalla Società, la portata e il ritmo modesti
di questi cambiamenti suggeriscono che Nestlé sia soddisfatta della
propria posizione. Lo Statuto sociale di Nestlé (sezione 2.3)1
dichiara che, nell'espletamento della propria attività, Nestlé si
debba impegnare per la "creazione di valore sostenibile e a lungo
termine". Noi non riteniamo che, con il suo confuso approccio
strategico, attualmente la Società rispetti questa missione e ci
preoccupa la possibilità che Nestlé non colga appieno i rapidi
cambiamenti nei comportamenti dei consumatori che minacciano il
futuro della Società.
Oggi condividiamo con voi e con gli azionisti una tabella di
marcia a garanzia del mantenimento della posizione competitiva di
Nestlé, per un successo a lungo termine. Non si tratta di rimedi
rapidi che mirano a generare risultati a breve, quanto piuttosto di
un richiamo ad agire con prontezza, più che con gradualità, per
sfruttare le fugaci condizioni favorevoli e le innovazioni che
saranno colte dalla concorrenza a meno che Nestlé non adotti un
atteggiamento più dinamico. Esortiamo Nestlé ad adottare una
mentalità #NestléNOW e una più chiara articolazione della strategia
aziendale, una coraggiosa revisione del proprio portafoglio e un
più rapido rinnovamento dell'organizzazione.
Una più chiara articolazione della strategia
aziendale
L'attuale strategia di Nestlé è definita in modo vago e soffre
di incoerenze interne. Nestlé si descrive come una società
incentrata su "nutrizione, salute e benessere", ma molte categorie
e marchi continuano a non rientrare in questa definizione. La
Società evidenzia inoltre, come categorie destinate allo sviluppo a
lungo termine, settori come il caffè, la cura degli animali,
l'alimentazione infantile e l'acqua, ma queste aree generano solo
approssimativamente la metà delle vendite di Nestlé. La Società a
volte raggruppa il resto delle vendite in "altre categorie",
nomenclatura che ben riunisce le restanti attività miscellanee che
esulano dalle aree principali del suo business. Il messaggio
inviato da una società che applica solo parzialmente la propria
visione strategica è fonte di confusione per tutte le parti
interessate.
Il Codice elvetico per le buone pratiche di corporate
governance2 indica che il CdA è responsabile "della gestione
strategica e della supervisione societaria". Al Consiglio di
amministrazione di Nestlé, che ha nominato tre nuovi amministratori
esterni altamente qualificati a seguito del nostro investimento,
spetta quindi definire un approccio coerente alla gestione
aziendale. Ci colpisce il fatto che, nonostante Nestlé sia la prima
società al mondo nel settore alimentare e delle bevande, non vi sia
tuttora un amministratore del CdA con esperienza dirigenziale
esterna in questi ambiti specifici, per coadiuvare il CdA nella
definizione della strategia societaria.
Una coraggiosa revisione del portafoglio aziendale
La dirigenza di Nestlé non opera in modo sufficientemente
dinamico per sganciarsi dalle attività poco performanti e non
strategiche. Nestlé ha disinvestito meno del 2% delle vendite,
nonostante un ambiente M&A globale in pieno sviluppo. Riteniamo
poche o nulle le possibilità che il portafoglio attuale possa
generare quella crescita commerciale organica sostenibile nella
fascia media dei valori a una cifra che Nestlé si è prefissata. Il
portafoglio continua a presentare un'esposizione significativa alle
categorie esterne rispetto a queste aree vitali a crescita ridotta,
margini limitati e la generazione di valutazioni inferiori, tutti
fattori che complessivamente erodono i punti di forza delle
attività principali.
Per un miglior allineamento del portafoglio sulle categorie
strategiche delle attività societarie riteniamo che Nestlé dovrebbe
disinvestire fino al 15% del business commerciale tramite cessioni,
spin-off o altri metodi. È chiaro che andrebbe ceduta la
partecipazione finanziaria non essenziale detenuta dalla Società in
L'Oréal, dato che il CdA continua a non essere in grado di
articolare una logica strategica convincente per questa proprietà
continuativa. Nestlé dovrebbe sfruttare i proventi di queste
cessioni per impegnarsi maggiormente nelle fusioni e acquisizioni
in aree chiave o, in alternativa, per acquisti accelerati di azioni
proprie. È difficile immaginare un miglior ambiente commerciale per
l'adozione della mentalità #NestléNOW da parte di Nestlé e per il
riadattamento del proprio portafoglio rispetto al momento attuale,
caratterizzato da multipli elevati e da una forte domanda
strategica per alcune delle attività societarie a minor crescita.
Il miglior esempio in assoluto di questa dinamica è il prezzo
davvero interessante recentemente proposto a Nestlé per il suo
business nordamericano dei dolciumi, in difficoltà.
Un più rapido rinnovamento dell'organizzazione
L'organizzazione insulare, compiacente e burocratica di Nestlé è
eccessivamente complessa e letargica e si lascia sfuggire troppe
tendenze. La prima frase riportata nel sito web della Società,
nella sezione dedicata alla strategia, proclama:
In oltre 150 anni abbiamo creato un'attività coronata dal
successo grazie alla comprensione e all'anticipazione delle
esigenze dei consumatori, adattandoci per operare in un mercato
dinamico. 3
Ma è proprio questo che Nestlé non è riuscita a fare nel corso
degli ultimi anni, dato che purtroppo ha tardato a inserirsi in
alcune delle nuove principali tendenze che hanno trainato la
crescita nel comparto alimentare e delle bevande, permettendo a
marchi esordienti e a concorrenti più focalizzati di conquistare
quote di mercato. Anche senza innovazione interna, la crescita di
Nestlé avrebbe potuto essere più rapida se l'azienda avesse
adottato un approccio più aggressivo all'acquisizione di marchi
minori estremamente dinamici.
Sono troppo numerosi gli esempi di opportunità mancate perché si
possa affermare che l'organizzazione di Nestlé sia adatta ai
mercati di oggi. Riteniamo che la Società debba semplificare la
propria struttura organizzativa eccessivamente complessa e
suddividersi internamente in tre aree organizzate attorno alle
bevande, alla nutrizione e ai prodotti alimentari, per migliorare
focalizzazione, flessibilità e responsabilità. Ciascun gruppo di
categorie, ognuna distinta da caratteristiche e opportunità
specifiche, si avvantaggerebbe dalla puntualizzazione e
dall'attenzione di leader strategici e forze commerciali dedicate.
Il fatto che la Società sia sopravvissuta per oltre 150 anni
seguendo il "Metodo Nestlé" non ne garantisce il successo
continuativo. Tutte le aziende storiche devono adattarsi a un mondo
che cambia o rischiano l'obsolescenza, come è accaduto a marchi
anche leggendari del calibro di General Electric. La missione di
Nestlé, cioè l'attenzione alla propria sostenibilità a lungo
termine, richiede che il management e il Consiglio di
amministrazione valutino con spirito critico se, sul piano
operativo, la Società sia troppo pretenziosa per competere
nell'ambiente di oggi in rapido cambiamento.
Third Point ritiene che i cambiamenti suggeriti nella
presentazione di oggi possano migliorare materialmente la
traiettoria a lungo termine di Nestlé, raddoppiare gli utili per
azione entro il 2022 e creare nel tempo migliori performance
sostenibili. Senza una particolare attenzione a #NestléNOW e a un
miglior senso della tempistica, Nestlé non sarà in grado di
invertire la rotta rispetto ad anni di sottoperformance
riposizionandosi per il successo negli anni a venire. Abbiamo
discusso con molti altri azionisti Nestlé che condividono questa
visione. Il tempo del gradualismo è finito e la dirigenza di Nestlé
deve dimostrare in modo convincente di aver compreso cosa è
importante ora per la Società.
Cordialmente,
Daniel S. Loeb
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1
https://www.nestle.com/asset-library/documents/library/documents/corporate_governance/articles-of-association-of-nestle-en.pdf
2
https://www.economiesuisse.ch/de/publikationen/swiss-code-best-practice-corporate-governance-english
3
https://www.nestle.com/aboutus/strategy
Vedi la
versione originale su businesswire.com: https://www.businesswire.com/news/home/20180702005524/it/
Stampa:Third Point LLCElissa Doyle, 917-748-8533Direttore
marketingedoyle@thirdpoint.com
Third Point Reinsurance (NYSE:TPRE)
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